Cosa serve davvero per realizzare un sito Internet che ti rappresenti

“Diego, voglio essere presente in rete. È tanto tempo che volevo farlo, e ora mi sono deciso. Trovo tutti i miei concorrenti su Google e io non ci sono. Di cosa hai bisogno per farmi un preventivo e realizzare il sito internet della mia azienda?”.

Della tua passione e della tua determinazione: questi sono gli ingredienti da raccontare agli altri. Senza questi elementi non iniziare neanche, e non mi chiedere un’offerta. Non te la farei.

No, non sono impazzito. Dopo tanti anni di lavoro passati insieme agli imprenditori devo cambiare pagina e definire le priorità. In questo post ti descrivo cosa serve per realizzare un sito Internet all’altezza della tua impresa. E che renda giustizia alle tue competenze.

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Photo credit: Alex Jones

Mi spiego meglio. A luglio ho preparato la presentazione “Come promuovere la propria attività online” che ho avuto il piacere di esporre presso la sede del CNA di Varese. L’evento ha riscosso un discreto successo.

Ho impiegato diverse settimane per realizzare le slide. Ho utilizzato Prezi. Adoro questo strumento. Consente di descrivere concetti e progetti, con semplicità ed efficacia, grazie all’utilizzo di zoom e di animazioni.

Mentre preparavo le slide, mi sono reso conto di quanta passione occorra per fare il mio lavoro. La passione è alla base di tutto e non può essere delegata ad altri. Così come la determinazione nel raggiungere un obiettivo importante: costruire la sede virtuale della mia attività, il sito web.

Visione d’insieme

Non è facile. Prendo Google Earth e digito la mia posizione. Poi allargo lo zoom in modo da comprendere tutte le località dove conosco almeno un cliente o un fornitore. Il mio mondo lavorativo è fatto di relazioni, di tracce sulla mappa.

Ora chiudo gli occhi e immagino i percorsi fatti per raggiungerli, per scambiare un’opinione, intavolare trattative, ritirare il materiale necessario alla realizzazione di un sito, prendere appunti per realizzare le loro esigenze.

Anche tu puoi farlo. Ognuno di noi ha tante storie da raccontare. Tutti abbiamo un passato da difendere o dimenticare, un presente da vivere, un futuro da programmare. La visione d’insieme in un progetto di comunicazione non può prescindere da questa analisi.

Un’analisi che può essere fatta solo dal titolare dell’azienda. Se la mia attività è quella che è oggi, nel bene e nel male, è il frutto delle mie scelte. Devo ammetterlo con serenità e dignità.

Ora prendi il tuo computer e inizia a scrivere la tua storia, dove pensi di essere adesso e dove vuoi arrivare. Raccontalo come se lo dovessi spiegare a tuo figlio, o come se fosse l’ultima cosa che scriverai.

Non tralasciare nulla e nessuno. Scrivere fa bene alla salute. Aiuta a vedere le cose meno brutte di quelle che sono, e quelle che sembrano ottime non ancora meritevoli di un passo importante. Così rimetti i piedi a terra.

L’essenza del tuo sito web

A questo punto mi chiederai: “Ma Diego, cosa c’entra tutto questo con il mio sito Internet?”. “Il sito deve rappresentare chi sei e quali sono i tuoi valori. Deve convincermi che c’è dietro una storia importante e tanta passione. Deve emozionarmi e regalarmi qualcosa che altri non mi hanno donato. Deve prendermi per mano e, con semplicità, darmi le risposte che cerco.

Chi deve realizzare il sito Internet deve essere il tuo primo fan. Deve metterci passione per comunicare i tuoi valori. La visione d’insieme è una memoria scritta, come quella che dai a un avvocato che deve difendere la tua causa. Che segna la via da percorrere e che ti ricorda sempre chi sei e dove vuoi andare.

Primo passaggio: prepara una presentazione della tua impresa. Prendi spunto dalla tua visione d’insieme e crea una slide con la storia, i punti cruciali, le competenze, le minacce, le opportunità, le tue aspettative per il futuro. Prova a utilizzare Prezi e uno dei template gratuiti. Visualizza il percorso che hai compiuto.

Condivisione

Il passo successivo è quello di condividere con gli altri la tua visione d’insieme. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Come cita Thomas Merton, nessuno è un’isola. Senza l’appoggio incondizionato e appassionato dei propri collaboratori non si raggiunge l’eccellenza.

Il momento della condivisione è duro e può lasciare l’amaro in bocca. Questo succede quando non si è abituati a farlo. L’azienda è tua, solo tu puoi prendere decisioni importanti: questa è l’idea che ti ha sempre accompagnato.

Ma è sbagliata. Se non riuscirai a confrontarti serenamente con chi lavora con te, non convincerai gli altri a sceglierti. Sì, perché il web non perdona. Puoi mentire e indorare la pillola con un sito che mascheri la tua scarsa capacità di dialogo. Ma durerai poco, e ogni contatto sarà destinato a un misero mordi e fuggi. A un passaparola implacabile.

Secondo passaggio: utilizza la presentazione che hai preparato e organizza una riunione con tutti i tuoi collaboratori. Sono loro i tuoi primi clienti. Condividi con loro la tua visione e chiedigli di aiutarti a contribuire al progetto di comunicazione sul web.

Meglio non esserci

Diventare social vuol dire avere il coraggio di buttarsi per primo, riconoscere i propri limiti. Siamo umani. La mia impresa deve essere un luogo di appartenenza, anche se non ho foto degne di riviste patinate. Le persone non cercano questo.

Io non cerco questo. Il lavoro è sudore, polvere, stanchezza, determinazione, cortesia, abnegazione, esperienza, valori che si tramandano, errori che si ammettono e si riparano, fedeltà e amicizia. Ma soprattutto attenzione verso il cliente.

Il gruppo di redazione

Sì, hai bisogno di una redazione. Anche se scegli di non aprire un blog, il sito deve essere aggiornato con regolarità. Notizie, approfondimenti, domande frequenti, testimonianze, casi di studio: hai bisogno di qualcuno che scriva, corregga e pubblichi i testi.

Potresti scoprire talenti che, se messi nelle condizioni giuste, capitalizzeranno le esperienze di lavoro. Un tutorial, un caso di studio, una guida dettagliata capace di far risparmiare tempo al Servizio Clienti. Sono alcuni esempi di contenuti di qualità che potrebbero essere creati in autonomia.

Ancora un dettaglio: affianca al tuo personale un professionista che, attraverso un periodo di formazione, aiuti le persone a confezionare i testi in modo da farti trovare nel modo migliore possibile da Google e dalle persone.

Terzo passaggio: suggerisci ai tuoi collaboratori di gestire delle parti del sito e di curarne l’aggiornamento. Chiedi loro di scrivere cosa ne pensano dell’azienda, quali sono i punti di forza che dovrebbero essere inseriti nelle pagine. E quali sono le esigenze dei clienti che potreste soddisfare con il sito.

Cosa serve per realizzare un sito Internet che ti rappresenti?

Vuoi creare un sito e non sai da dove iniziare. Oggi ti parlo con il cuore in mano, e ti scrivo puntando l’attenzione sui requisiti che devi soddisfare, prima di contattare un professionista.

Investi un po’ del tuo tempo e scrivi una memoria dove racconti la tua visione d’insieme, chi sei e dove vuoi andare. Convincimi della passione per il tuo lavoro.

Ora tocca a te. Mi interessa quello che pensi. Hai già scritto un documento dove racconti la storia della tua azienda? Crei momenti di condivisione e di confronto con i tuoi collaboratori? Quali sono i requisiti per realizzare un sito che rappresenti i valori della tua impresa?

Lasciami la tua opinione nei commenti.

[Articolo di Diego Ricci. Fonte: Markcom.it]
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Diego Ricci

Partner di Atc Service Srl, mi occupo dei servizi di web marketing affiancando l'impresa con formazione specifica del personale. Curo l'organizzazione e il coordinamento delle varie attività.

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