Cosa attira (davvero) l’attenzione del lettore

Stai attraversando un periodo difficile. Il lavoro non gira. Decidi che è il momento di investire in pubblicità per aumentare le visite del tuo sito. Giusto. O meglio, sbagliato. Devi iniziare con una sana autocritica e mettere ordine in casa tua. Incomincia con l’attirare l’attenzione di chi ti legge.

cosa attira (davvero) l'attenzione del lettore

Ma non è più semplice aumentare le visite al sito? No. In questo post ti spiego il perché. C’è troppa confusione su questo punto. Se non partiamo dalle basi è difficile ottenere dei risultati. Voglio spiegarti quello che intendo: ti racconto cosa attira la mia attenzione quando cerco sul web.

You’re not paying attention. Nobody is.

Seth Godin -

Perché nessuno presta attenzione al lettore?

Quando mi metto in testa di cercare con Google quello che mi interessa, sono come un cane da tartufo. Seguo ogni pista, fiutando la direzione giusta. Rimbalzo da un sito all’altro. Sono curioso, e il web è una miniera d’oro per chi cerca informazioni su prodotti e servizi.

Inizio a cercare. Digito le parole chiave del servizio che mi interessa. Clicco sulle prime posizioni dei risultati della ricerca. Per ora nulla. Nei siti che navigo trovo tanta confusione. Ci sono tre caratteristiche che non attirano la mia attenzione.

  • Le pagine si caricano lentamente
    Questo rende complicata la mia esperienza di navigazione. Non sono abituato ad aspettare. Soprattutto quando ho il mouse in mano. Salto da una pagina all’altra, come quando faccio zapping in tv. Se devo aspettare più di qualche secondo, lascio e passo alla pagina successiva.
  • I testi sono poco leggibili
    Non capisco le scelte grafiche che non premiano la leggibilità dei testi. Non è una questione di gusto personale. È un dato oggettivo. Devo sempre premiare l’esperienza di navigazione del lettore. E la leggibilità è fondamentale.
  • Ci sono poche informazioni
    Lascio subito siti che trovo scarni, con poche informazioni. Avverto il fastidio di chi ha scritto quelle poche righe. Quasi come se fosse un obbligo essere sul web con il minimo sforzo possibile. Credo invece che sia controproducente. È meglio non esserci.

In generale, abbandono subito i siti che non accolgono, che non mi prestano attenzione. Eppure io sono il lettore. La cosa più grave è che non ci tornerò più. Ma io non mi arrendo. Voglio trovare la soluzione alla mia esigenza.

7 fattori che attirano l’attenzione del lettore

Aspetta, forse ho trovato quello che mi serve. Il titolo del link su Google è accattivante, sembra che mi abbia letto nel pensiero. Ci clicco. È il tuo sito. Ti devo fare i complimenti, si carica in un istante. La grafica è chiara e pulita. Ecco i 7 fattori che hanno attirato la mia attenzione.

  • Ho trovato subito quello che cercavo
    Hai mantenuto la promessa del titolo. Non ho girato sul sito cliccando più volte voci di menu poco chiare. In un click ero sulla pagina giusta. Questo è un buon segno. Ora posso dedicare qualche minuto a scoprire chi sei. Faccio un giro sul tuo sito.
  • Ho trovato il tuo sito dal mio smartphone
    Forse ti interessa sapere che ti ho trovato con il mio cellulare. Non ho fatto fatica a leggere i contenuti perché li hai ottimizzati per i dispositivi mobili. Se così non fosse stato, sarei passato al risultato ricerca successivo. Ormai cerco più con il telefono che con il mio computer. Complimenti per la velocità. Si è caricato in un attimo.
  • Hai un blog
    Partiamo bene.Questo sì che attira la mia attenzione. Un blog vuol dire che investi tempo e risorse per condividere la tua esperienza. È un’occasione per lasciare subito una buona impressione e incuriosire. Attento però. Adesso leggerò i tuoi post e dovrai confermare le mie aspettative.
  • Non ti parli addosso
    Mi piace perché nel blog non parli dei tuoi prodotti. Mi racconti qualcosa di te, la tua esperienza personale. Vedo che ci sono anche commenti e condivisioni. Non passi inosservato. Mi attirano i contenuti unici ed esclusivi.
  • Il sito è aggiornato
    Gli articoli hanno una data recente. Vedo che pubblichi con regolarità. Mi raccomando: quando tornerò a farti visita fammi trovare ancora articoli utili e interessanti. Confermerai la mia prima buona impressione.
  • Hai una presenza attiva sui Social Network
    Un sito ben fatto e ricco di contenuti è un biglietto da visita che attira l’attenzione. Vedo che hai dei profili sui Social Network. Era scontato. Come è scontato che vado subito a curiosare. Leggo con piacere le recensioni che hanno lasciato i tuoi clienti. Sei affidabile.
  • È facile contattarti
    Sotto le pagine hai messo un modulo di contatto. Le Call-to-Action sono incisive. Non mi hai fatto girare a vuoto per cercare il tuo numero di telefono.

Mi hai quasi convinto. Per ora hai attirato la mia attenzione. Ma non ti scelgo subito. Tornerò a trovarti e nel frattempo visiterò altro siti. Ti devi ancora guadagnare la mia fiducia. Chi vincerà alla fine? Chi mi conquisterà, coinvolgendomi.

Come attirare l’attenzione del lettore: la tua opinione

Aumentare le visite del tuo sito web non basta. Se chi ti visita non troverà motivi sufficienti per tornare a leggerti, risparmia i soldi dell’investimento in Adwords. Cura il tuo sito e crea i presupposti per un coinvolgimento e un contatto.

In questo post ti ho spiegato quali sono, secondo me, gli elementi fondamentali per attirare l’attenzione di chi ti legge. Ora tocca a te. Quali sono gli elementi che attirano l’attenzione quando visiti un sito? Cosa ne pensi del tuo sito web? Sei soddisfatto? Lo ritieni accattivante?

Lasciami la tua opinione nei commenti.

[Articolo di Diego Ricci. Fonte: Markcom.it]
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Diego Ricci

Partner di Atc Service Srl, mi occupo dei servizi di web marketing affiancando l'impresa con formazione specifica del personale. Curo l'organizzazione e il coordinamento delle varie attività.

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